
Cosa significa la corsa per me
Correre è molto più che un'attività fisica. È un momento tutto mio, uno spazio di libertà dove posso ascoltare il mio respiro, il battito del cuore, e lasciare indietro tutto il resto. Quando corro, i pensieri si chiariscono, le preoccupazioni si fanno più leggere, e spesso trovo risposte che nella frenesia della giornata non riesco a vedere.
La corsa mi insegna la costanza, la pazienza, il valore dei piccoli passi. Mi ricorda che la fatica ha un senso, che superare un limite è una vittoria.
Non corro per competere con gli altri, ma per incontrare la versione migliore di me stesso. La corsa è una metafora della vita: a volte si fa fatica, a volte meno, ma l’importante è andare avanti.
Correre è un atto d’amore.
Amore per me stesso, per quella fatica che non chiede nulla ma restituisce tutto.
La corsa non giudica, non pretende: accompagna. Mi insegna la pazienza, il coraggio, la bellezza dei piccoli traguardi. E anche quando le gambe tremano e la strada sembra infinita, so che ogni passo mi avvicina a qualcosa: a una versione di me più vera, più libera, più leggera.
Ogni passo è un dialogo silenzioso con me stesso. Corro non per arrivare, ma per sentire. Per ricordarmi che sono vivo, che posso andare avanti, anche quando sembra impossibile.
Correre insieme.
Correre insieme.
E poi trovi un compagno, uno che, come te, anche più di te, ama la corsa, sì, quella lunga nel tempo e nella distanza. Scopri che correre insieme non è solo muovere i piedi, ma intrecciare respiri, sogni, silenzi. È sentire che la frequenza cardiaca trova eco in chi ti corre accanto. Nella fatica nasce la complicità, nei sorrisi sudati sboccia la fiducia e al tuo fianco, una voce, un respiro tiene il tuo ritmo, uno sguardo ti dice: “ci sono”. E la fatica si divide in due, non più muro ma ponte. Un passo dopo l’altro la distanza si accorcia non solo quella chilometrica ma soprattutto quella tra i due.
Correre insieme è questo: accettare la sofferenza, condividerla fino a farla diventare forza. È scambiarsi silenzi che sanno più di mille parole, nei lunghi chilometri in cui la testa vuole cedere ma il cuore, ha due cuori, resiste. Perché nelle corse più dure, quelle che svuotano e poi riempiono, la vera vittoria è esserci l’uno per l’altro. Non importa il tempo, né la distanza. Conta solo arrivarci, insieme. Ciao Antonino.
Buone corse a tutti e che ogni chilometro condiviso valga doppio.
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